DA NON PERDERE - The Stallone-Panerai Logo Story Debunked

Buon Natale,

A tutti gli amici del Club, suggerisco questa storia del celebre Perezcope, il più noto debunker, nonché grande conoscitore, del mondo Panerai:

Come tutte le sue inchieste, si tratta di storie affascinanti, frutto di lunghe analisi, ricche di fatti e prove.

Il modo in cui distrugge le fake auction mostra la quantità di falsità che circolano, spesso alimentate da quelle case d’asta che dovrebbero invece preservarle e chiarire i punti oscuri.

E’ lunga, ma raccomando la lettura per intero.

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bellissimo e intrigante

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bellissima inchiesta! siamo in effetti in una era in cui lo “storytelling” è piu importante del prodotto in se. anzi, negli ultimi anni siamo nel “emotional”: qualsiasi prodotto, servizio, programma, musica o musicista deve essere accompagnato da un qualcosa che fa emozionare, arrabbiare, commuovere, far ridere, perché stimola l’interesse e (nel caso per esempio delle notizie) la condivisione.

questo articolo mi fa riflettere come le “Fake News” alimentano tantissimi mercati, anche quello delle aste…purtroppo.

devo ammettere che anche io sono vittima delle storie che stanno dietro i segnatempo, dall’ allunaggio alla decima mas e che per me l’heritage di un marchio o modello è la cosa piu importante, anche rispetto alla qualità costruttiva…non ci posso fare nulla, sono un romantico.

ma in fondo non indossiamo quello che ci emoziona? e certe fake story non fanno altro che alimentare questa hype, aumentare la richiesta e di conseguenza i prezzi (vedi daytona Paul Newman)

fa tutto parte del gioco.

quante volte di fronte a un microbrand con un enorme rapporto qualità prezzo diciamo “eh ma non ha storia”?

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è vero Paolo, ma qui siamo di fronte ad una storia totalmente inventata. Stando almeno al racconto, che è basato su prove evidenti.

Non per vendere una collezione, che quasi quasi ci può stare dal punto di vista del marketing.

Parliamo di un esemplare che avrebbe fatto certe cose ("…gone through hell…") che non è evidentemente vero, e che sarebbe stato acquistato a Roma. Impossibile.

Una casa d’aste tanto famosa dovrebbe garantire la autenticità della storia e, nel caso, replicare.

Il marchio, agli occhi dei veri intenditori, ne esce indebolito non rafforzato.

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Più che il marchio indebolito personalmente non mi fido per niente delle case d aste, troppe volte nell orologeria come nell arte ho letto di autenticità fasulle per mera vendita…
Il mercato tra boutique, reseller ma soprattutto internet può benissimo fare a meno delle aste…

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