IWC Portugieser 7 Days Automatic - QUIZ

Se vi chiedessi cosa rende davvero speciale ed equilibrato questo Portoghese Automatico, simile a quello che ha il nostro @alex1783, cosa mi rispondereste?

@francescofalcone @osteodoctor

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Secondo me l’assenza della data e la riserva di carica che ha il fondo scala meno rosso dei modelli attuali (ma a me piace l’accento rosso)
Il quadrante è super pulito.

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Ok, altro?

Considerando che la cassa da 42 è una invariante, potrei dire che non ha la tipica minuteria chemin de fer (che a me piace molto però)

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è uno di tre edizioni limitate fatte molti anni fa, inclusa una versione in acciaio con registri a contrasto (reverse panda) ed una in oro.

Richiama le referenze storiche, in particolare nel vetro acrilico.

La assenza della data, il vetro acrilico bombato e la estrema pulizia di chapter ring e registri (la parte rossa è uno swoosh più che una linea rettangolare) lo rendono per me stupendo.

Ecco un video di WatchBox che lo ha avuto a catalogo tempo fa:

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Vero vetro acrilico con bombatura accentuata è davvero bello. Non lo avevo citato perché mi ero concentrato sul quadrante.

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Bello veramente tanto ma la cifra é anche impegnativa, ha un grandissimo fascino ma nn so se disponendo di tale budget non cercherei qualcosa di più limitato e meno industriale

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A volte essere industriali non è un aspetto negativo. La qualità è più elevata, il Service c’è e funziona. Anche Porsche è industriale ma funziona benissimo.
Poi questo è in platino, lo trovi uguale in oro a 10k.

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Non concordo si tutto ma ovviamente va bene così, bella differenza tra oro e platino.

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confrontiamoci, ti ascolto, fammi sapere cosa pensi.
Io credo che a 16-17k un Platino a marchio IWC e collezione Portoghese sia quasi un affare.
Per di più una interessante LE.

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Ragazzi,
Premesso che ognuno ha il suo modo di vedere, tuttavia secondo me questo confronto tra artigianale e industriale è a volte un po’ forzato.
E va fatta per forza una distinzione tra industrie.
Le scarpe di pelle o le giacche non sono orologi o motori.

Industriale non significa dozzinale.
Porsche è industriale, Audi è industriale, così come Apple, gli sci da coppa del mondo, le migliori motociclette al mondo, le migliori macchine fotografiche, e non si finirebbe…

Gli artigiani lavoravano in quel modo perché non avevano le macchine. E sopravvivono lì dove le macchine non possono arrivare.

Ma le tolleranze perfette e le lavorazioni più complicate di alcuni materiali sono impensabili a mano. Pensa ai motori che non hanno più bisogno di rodaggio per esempio.
Oppure, a materiali come il titanio. Le casse e le forme più belle di orologi in quel materiale sono solo industriali.

Per avere il vero valore che l’industria non ti da, devi andare su oggetti davvero unici, ma parliamo anche di valori completamente diversi.
Parliamo di cose come per esempio il Vacheron Traditionelle (non l’Overseas che è industriale), Lange e simili.
È lì che l’artigianato ha senso ed è irraggiungibile.
Ma non costa 15k.

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Questo é industria ma di un certo spessore, un solo tempo a 15k con una finitura da macchina. Prodotta senza la minima parte dell’uomo, senza una difficile progettazione dopo che é stata confermata e analizzata al pc per me a gusto personale é troppo.

Arrivati a certe cifre devo ragionare su altri concetti di mio, preferisco avere in collezione una produzione limitata, dove chi ha realizzato un orologio ha dovuto sudare per realizzare una doppia complicazione funzionale, regolati da un orologiaio e non diversi assemblatori, dove la produzione era 1 rattrapante perpetual ogni 10 perpetuali.

Vero Francesco condivido ma a certe cifre preferisco dirigermi su orologi dal valore elevato degli anni 90 ad esempio come ti dicevo in altre sedi, questo perpetuale rattrapante costava 35milioni all’epoca e si era industriale nella produzione ma passava per forza di cose da tecnici specializzati e non macchine

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Fabri,
Questo secondo me è proprio quello che dicevamo. Un connubio del meglio dei due mondi, in cui l’intervento del maestro orologiaio aggiunge un valore enorme e rende il prodotto unico.
Stupendo, come ti dicevo qualche giorno fa.

Quello che dici è vero, ma abbiamo la misura della differenza tra le aziende negli anni 90 ed oggi?

La tecnologia si evolve e poi gli orologi sono diversi.

Il Da Vinci Kurt Klaus è un calendario perpetuo, il Portoghese Automatico 7 giorni è fondamentalmente un solo tempo. Lo puoi fare tutto o quasi a mano, si chiama F.P.Journe in quel caso e costa il doppio.

Non dimentichiamo poi che IWC è per natura un marchio industriale, è quanto ha voluto F.A.Jones quando è andato in Svizzera da Boston.

Gaetano scusa il ritardo. Un buon orologio ma senza personalità. Preferisco, ovviamente, il mio di cui allego una foto

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Troppo complesso il ragionamento per me Fabri. Sarebbe bello avere un orologio completamente artigianale ma non avendo risorse illimitate bisogna anche badare al portafogli. Del resto io preferisco che mi piaccia esteticamente l’orologio e poi guardo, per quanto riesco, il livello di movimento. Questo perché ho più libidine a guardare l’orologio che pensare ai contenuti che ha dentro. Comprendo che sia un mio limite ma è così.

Ale bellissimo il tuo ma non parlo di artigianali, caputo a 5k inizia a farli io parli di pregio legato al prezzo, esclusività come qiesto 100pz al mondo, in oro perpetuale piastra kelek nel 96 costava 50 milioni oggi si porta a 15k

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Ciao Ale,
In realtà l’orologio è lo stesso.
Credo, ascoltando il video di WB, che la versione del calibro serie 5000 sia la prima edizione quella montata sul Big Pilot’s 5002 il cosiddetto low beat.
Ha senso considerando che siamo nei primi anni 2000. Io lo preferisco proprio per la sua pulizia formale, l’assenza di chapter ring è della data. È sicuramente più vintage, preferisco anche che ci sia la fibbia ad ardiglione. Questione di gusti, ovviamente.

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