Storia ed Evoluzione del Planet Ocean

Quando ho iniziato a studiare la storia del Planet Ocean mi ha sorpreso in primis l’anno di rilascio: 2005! In un istante mi ricordo di avere un catalogo di Omega del 2004, anno in cui comprai lo Speedmaster, corro a sfogliarlo e… cavolo! È vero non c’è traccia del Planet Ocean. Non me ne voglia il PO, ma lo pensavo decisamente più anziano.

2005

La prima generazione di Planet Ocean era anche la prima collezione diver con calibro a scappamento Co-Axial Omega 2500-C terzo upgrade del 2500 rallentato a 25.200 alternanze l’ora. Di base il calibro era un Omega 1120 (incassato sui Seamaster 300 dell’epoca e a sua volta derivazione dell’ETA 2892-A2) dotato però di scappamento coassiale.

Le prime referenze del Planet Ocean prevedevano due dimensioni, 42 mm e 45,5 mm con lunetta nera o arancione in alluminio a 120 click monodirezionale. La valvola dell’elio a ore 10 è uno degli elementi che contraddistinguono la collezione ed è presente dalla prima generazione ai giorni nostri.

Il fondello non era a vista ma aveva il famoso ippocampo inciso e esistenza alla pressione fino a 600m di profondità.

2006

Non vorrei soffermarmi sulle versioni dedicate a James Bond ma sull’evoluzione del segnatempo in sé. Non si può però non citare la sua prima compara al polso di Daniel Craig nell’episodio “Casino Royal”. 007 indossava la versione da 45,5mm con lunetta nera e cinturino in caucciù. Se non erro @Horbiter tu ne hai uno?

2009

In quest’anno inizia una fase di evoluzione della collezione. La lunetta in LIQUIDMETAL fa la sua comparsa sulla edizione limitata a 1948 pezzi ref. 222.30.42.20.01.001. Sul quadrante, ora lucido, appare la nomenclatura chimica del materiale utilizzato ZrO2 e la scritta Seamaster in arancione scuro. La vera innovazione di questa lunetta è che oltre ad essere in ceramica presenta uno strato protettivo su tutta la sua superficie penetrando anche sui numeri incisi ciò evita allo sporco di depositarsi.

2011

La seconda generazione porta con se un nuovo calibro di manifattura, l’Omega 8500 con spirale in silicio e scappamento Co-Axial, riserva di carica 60 ore garantita dalla presenza di due bariletti.

Portando la corona in posizione 1 si può muovere la sfera delle ore mentre l’orologio continua la sua marcia. Omega chiama questa funzionalità “GMT”, personalmente avendo in collezione il calibro 8508 posso dire che la trovo un po’ scomoda poiché il cambio data necessita di numerevoli rotazioni, ora dopo ora, e si sa, è più probabile cambiare data che usare la funzione GMT.

Alla collezione viene aggiunta una nuova misura della cassa pari a 37,5 mm nonché anche una versione in titanio grado 5. Le differenze estetiche più evidenti sono gli indici applicati con dimensioni più generose, la dicitura Seamaster sul quadrante acquista un colore arancione più accesso, inoltre il logo Omega è applicato e la lunetta adotta la tecnologia LIQUIDMETAL come standard.

La SuperLuminova che riveste gli indici emette luce blu ad eccezione di quella per la sfera dei minuti e il dot della lunetta estera che emettono luce verde, decisamente particolare e affascinante. Su questa versione del PO fa anche comparsa il fondello in vetro zaffiro, tanot amato e tanto criticato. Un diver non deve essere con fondello a vista, vero…a me personalmente piace ammirare il movimento forse perché concepisco la calssificazione degli orologi più di stile che di funzionalità. Diver è per me lo stile, che deve sicuramente essere accompagnato da funzionalità ma forse ora queste vengono in secondo piano (mi piacerebbe sapere come interpretate voi questa suddivisione).

2013

Omega presenta la versione GMT del Planet Ocean con cassa da 43,5 mm.

2016

La terza generazione introduce varie novità tra cui la certificazione METAS grazie al calibro 8900. L’aspetto secondo me più interessante è l’adozione di una lunetta in ceramica con annegato un inserto in gomma colorato. Questo escamotage tecnico consentiva infatti di avere colorazioni diverse su uno stesso componente fatto di sola ceramica. Mi ricordo un video recente in cui Jean-Clade Monachon, VP Omega, dichiara che attualmente il brand ha evoluto la tecnologia della produzione di ceramica consentendo di non utilizzare più la gomma per creare inserti colorati.

La terza generazione porta con sé anche nuovi numeri arabi sul quadrante, un cinturino in gomma texturizzato e delle versioni con cassa in ceramica blu e nera, i famosi Big Blue e Deep Black (quest’ultimo lo apprezzo molto).

2019

10.928 metri di profondità: Omega Ultra Deep. Il Planet Ocean batte il record del mondo di immersione nell’Oceano Pacifico. Realizzato in titanio grado 5, spessore 28 mm e 55 mm di larghezza. Curioso il fatto che Omega abbia utilizzato il LIQUIDMETAL come collate tra cassa e zaffiro.

2021

Sono convinto che a breve Omega aggiornerà la collezione Planet Ocean. Mi piacerebbe una versione da 41/42 mm massimo, sobria, senza data e senza valvola dell’elio. Sarebbe un must have. E secondo voi, come e quando sarà presentato il nuovo PO? Come lo vorreste?

@paolinodrummer @Mattia @ariken @afornitgold @Albpad @andrea @lorenzorigamonti @alex1783 @francescofalcone

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Davvero un bel riassunto della sua storia, anche se stiamo ancora parlando di un teenager!
Concordo pienamente con le tue speranze per il 2021: un 41/42mm senza valvola dell’elio sarebbe il massimo!

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Grazie!
Ho proprio pensato anche io che è ancora un adolescente e forse è giuro il momento che faccia il passaggio alla maturità che si merita

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Articolo interessante Matteo.

Allora sono più fan del Seamaster 300 Diver a dir la verità, però il PO è sicuramente un gran bel diver.

Non saprei darti con certezza una risposta sul quando Omega presenterà la nuova linea, ma a questo punto spero a breve :yum:

Attualmente se dovessi scegliere prenderei il 215.30.40.20.03.001 che mi piace molto.

Ah dimenticavo, sono d’accordo sul fatto della data; senza, con il 3-6-9 sarebbe molto interessante, ma la valvola dell’elio la lascerei.
Mi sembra un po’ la firma di Omega sulla collezione Seamaster Diver

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A me piace più nero… in generale però non mi convince il bracciale ricurvato sui bordi

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Release del 2012 per l’uscita di Skyfall

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Molto bello Francesco !

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credo monti la prima edizione del calibro di manifattura 8500.

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sì, 8500!

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esteticamente non mi dispiace però sono tutti veramente grandi e spessi, semmai ne facessero uno di dimensioni e spessore decente, senza data e senza 3 6 9 o altri numeri allora ci penso seriamente

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Si anche secondo me dovrebbero renderlo più maturo e meno giocattoloso. Ora se lo merita.

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