Ciao Spacers
Come tutti sappiamo, a inizio 2019 Omega ha rilanciato il suo storico movimento cronografico 321. Questa riedizione si basa sulla seconda generazione del movimento 321, prodotta tra il 1964 e il 1968. Cosa cambia però tra “l’originale e storico” e questa nuova versione moderna del 321?
Sicuramente i processi produttivi e i materiali sono cambiati in questi decenni, così come gli standard qualitativi.
I trattamenti superficiali dei ponti e della patina sono diversi, in passato si usava infatti un trattamento galvanico al rame, soppiantato poiché non consente di ottenere un’ottima stabilità. Il 321 nuovo infatti è ricoperto con il trattamento PVD in oro Sedna. Il ponte della frizione è in argento non trattato PVD per motivi di friction superficiali
Abbiamo già parlato della tomografia utilizzata per analizzare il calibro 321 indossato da Cernan ed eravamo tutti d’accordo sul fatto che fosse uno strumento di marketing, in realtà approfondendo un po’ il discorso è risultato questo: ogni calibro 321 storico è differente da un altro dello stesso periodo a causa dei processi di produzione; i disegni tecnici di Lemania non ripotavano tutte le indicazioni per ricostruire IL 321.
Omega ha quindi usato diversi 321 di seconda generazione, i disegni tecnici e come reference il calibro di Cernan. Quindi la tomografia è servita “solo” da arbitro nei casi di dubbio su cosa scegliere come, immagino, quota, tolleranza, forma, smussi, etc…